Il borsino granata dopo Cagliari-Torino: ecco chi sale e chi scende dopo la trasferta in Sardegna
Inseguito per oltre quattro mesi, in Sardegna è finalmente giunto il terzo successo esterno stagionale. Per abbattere questo tabù è servito, oltre alla ormai anacronistica buona vena del Gallo Belotti, il varo di un modulo tattico offensivo (il 4-2-3-1) che ha ridato un senso all’estro di Ljajic, ha continuato ad esaltare le doti atletiche di un altro giocatore ritrovato (Acquah) e liberato tutta la fresca energia positiva di Baselli che in queste ore sta cercando di far vedere i suoi progressi al CT Ventura. La svolta tattica stavolta non è stata dettata da esigenze di risultato né dall’indisponibilità di uomini ma è stata una precisa scelta di Mihajlovic per infondere sin dall’inizio positività e coraggio ai suoi: i granata per la verità non hanno iniziato bene e, ancor prima di carburare, non hanno fatto nemmeno in tempo adattarsi al nuovo modulo che il Cagliari è passato in vantaggio e gli schemi iniziali hanno subito variazioni a causa dell’uscita anticipata di Iturbe. Così da metà primo tempo in poi Boyé ha fatto la sua parte svariando spesso, Ljajic tra le linee ha fatto da elastico arretrando per ricevere il pallone a centrocampo per iniziare l’azione e avanzando per innescare da vicino Belotti, Falque si è spesso abbassato sulla linea dei mediani.
L’intesa tra gli attaccanti è stata ben visibile nella strepitosa azione che ha portato al gol Ljajic dopo tre tocchi di prima Boyé-Ljajic-Belotti con pregevole tacco smarcante di quest’ultimo a liberare il destro del serbo, i centrocampisti si sono messi in mostra con il gol di Acquah e l’interdizione con la quale Baselli ha propiziato l’azione, i difensori hanno fatto il loro, efficaci i terzini, sorprendente l’esordio dell’ex oggetto misterioso ed ora già ribattezzato Carlao meravigliao. Certo, il primo gol fatto segnare ad Han, primo nord coreano del campionato italiano, era un’occasione troppo ghiotta da farsi sfuggire per una retroguardia che da sempre è specializzata nel regalare momenti di gloria a carneadi e che comunque resta pur sempre la quart’ultima del torneo.
CHI SALE:
LJAJIC non è una sorpresa che nella posizione autentica del numero 10 renda meglio, lo aveva dimostrato negli altri spezzoni di gara. Si abbassa a ricevere, tocca bei palloni in profondità di cui beneficia soprattutto Belotti e va al tiro con maggior incisività tanto che riassapora la gioia del gol. Tuttavia bisogna attendere sfide più probanti.
BELOTTI il bomber non smette mai di salire e dopo 31 giornate si trova ancora in vetta alla classifica marcatori e con un gol (l’ennesimo di testa) in più. Come sempre lotta, subisce tanti falli, in particolare da Pisacane e Alves, ma non smette di gettarsi su ogni pallone. Splendido l’assist di tacco che smarca Ljajic per il gol, recriminazioni per un gol mancato nel finale da buona posizione.
BASELLI altra prestazione d’autore per il ritrovato centrocampista convocato dal CT Ventura per lo stage della Nazionale dedicato ai giovani emergenti. E difatti in questo periodo dimostra una buona condizione abbinando quantità e qualità come raramente si era visto finora. Bene nei fraseggi, sulle seconde palle e nei contrasti spesso vincenti.
FALQUE si accentra più del solito arretrando anche il suo baricentro ed appare in ripresa dopo le ultime deludenti prove. Non è ancora continuo nell’arco dei 90’ e, come Ljajic, ci mette un po’ a carburare. E’ nel secondo tempo infatti che regala le cose migliori tra cui il tocco intelligente per il gol di Acquah, l’assist per Barreca e l’incrocio colpito con un gran tiro a giro.
BARRECA rilanciato dal nuovo infortunio di Molinaro, gioca un tempo nel quale fa vedere di aver beneficiato della piccola pausa. Disputa 45’ positivi difendendo senza affanni e soprattutto facendosi vedere in attacco dove si rende pericoloso con una botta dalla distanza ed un buon inserimento in scivolata coi quali sfiora il primo gol in A. Ora tocca di nuovo a lui.
STABILI:
MORETTI pur se impiegato nell’insolita posizione di centro destra per consentire a Carlao di esordire nella posizione a lui più congeniale, non sfigura e non commette errori. Anzi è sempre una guida sicura, un leader per i compagni. Non è impeccabile sul gol di Han ma chiude una settimana positiva che lo ha visto protagonista anche col rinnovo contrattuale.
BOYE’ subentra a Iturbe e non fatica ad entrare in partita lottando e difendendo il pallone e cercando anche il corridoio giusto. Si rende utile ma come al solito gli manca la giocata decisiva, sia essa la finalizzazione con tiro in porta o l’ultimo tocco. Qualche pallone perso in modo evitabile e talvolta pesta i piedi a Falque andando ad invadere la zona dello spagnolo.
ZAPPACOSTA prosegue il momento felice per quanto riguarda i cross vincenti e questa è certamente una buona notizia per gli attaccanti. Nell’arco della partita però non è costante e non si vede più di tanto condizionato anche dal nuovo modulo che gli suggerisce di essere più razionale.
HART ancora una volta poco impegnato, pertanto è difficile stabilire con validi criteri il suo stato di forma generale. Non compie errori e sfiora il miracolo di respingere il primo rigore “italiano” toccando il tiro dal dischetto di Borriello. Ancora da rivedere con il pallone tra i piedi.
AJETI Mihajlovic gli concede una nuova chance per riscattarsi regalandogli una mezzoretta in una gara in discesa. L’albanese stavolta non sfigura e fa il suo ostacolando bene in area Farias e partecipando alla manovra. Anche lui non irreprensibile per quanto riguarda il posizionamento sul gol di Han.
ACQUAH si trova in un ottimo periodo di forma ed aveva trovato con pieno merito un posto tra i titolari soprattutto per la sua fisicità e una propensione all’interdizione superiore a quella di Benassi. In più ha preso gusto anche con la porta avversaria. Era il suo momento, tuttavia l’ingenuo cartellino rosso ricevuto nel finale rischia di vanificare un po’ tutto, contro il Crotone vedrà giocare il suo concorrente.
CHI SCENDE:
MOLINARO l’anonimo primo tempo si giustifica con le condizioni fisiche non ottimali che lo costringono ad alzare bandiera bianca nell’intervallo. Nuovi problemi al ginocchio lo terranno nuovamente ai box per qualche settimana. Nei 45’ pochi affondi e qualche disimpegno fuori misura.
ITURBE ancora una volta aveva avuto la chance di partire dall’inizio ma è sfortunato. A fermarlo guai fisici al ginocchio dopo appena 20’ ed un tiro senza pretese dalla distanza. L’auspicio è che si tratti di roba di poco conto perché finora non si è certo messo in luce.
I NUOVI:
CARLAO la nota più lieta della partita, autentica rivelazione per quanto riguarda il gioco d’anticipo sugli attaccanti e la buona lettura delle situazioni di gioco. Non fosse per il rigore causato su Borriello si parlerebbe di un esordio coi fiocchi. Comunque il brasiliano in un’ora a disposizione ha fugato lo scetticismo che lo accompagnava dimostrandosi potenzialmente utile alla causa granata.
finalmente con il cambio di modulo si è visto un altro ljaic e il Toro ne ha beneficiato tantissimo.e guarda caso siamo tornati a vincere in trasferta.
Reda quando ci comunicate che il Toro ha chiesto il rinnovo prestito Hart al City?
Sembra che Joe abbia chiesto espressamente, se non c’e’ nessun club che compra il suo cartellino, di rimanere da noi.
Onore a Joe.
Giusto!
Alcune considerazioni. Ljaijc è un gran giocatore,anche quando gioca a sinistra va spesso in mezzo a giocare la palla.non mi sembra sia indiapensabile che giochi al centro.l importante è che giochi.irritante e svogliato per lunghi tratti ma almeno una giocata decisiva a gara la fa. Iago si sta sacrificando molto… Leggi il resto »